Chiesa S.Maria Goretti

E' costituita dalla chiesa, dalla residenza parrocchiale e da altre strutture accessorie.

 

Il complesso è stato costruito in più fasi ed ancora da completare.
E' stato ideato con uno sviluppo di forma elicoidale ascendente:

- il teatro ed altri locali per la socialità, al piano terra

- aule catechistiche, elevate di qualche metro

- la canonica, salendo ancora di un piano

- la chiesa parrocchiale, un forte richiamo ad elevare verso l'alto lo sguardo

- il campanile (al momento incompiuto), con i previsti 30 metri indica la meta verso cui deve tendere ogni sforzo terreno.

 

La chiesa, e la parrocchia stessa, è dedicata a Santa Maria Goretti.

 

Nel 2009 la parrocchia a festeggiato i suoi primi 40 anni. La prima parte di storia, con le sue fasi di ideazione, di costruzioni e di sviluppo sono state ben descritte da articoli di giornali e notiziari e da una serie di memorie di Don Luigi. Vedere anche la pagina, con immagini, dedicata alla storia

 

La chiesa segue una impostazione tradizionale a Croce Latina con l’asse verticale che va dall’ingresso al fondo del presbiterio, e l’asse orizzontale dalla cappella feriale al fonte battesimale, posto sotto la grande vetrata dei sette sacramenti. E' ben visibile la croce sul pavimento e sulla copertura.

Sulla sinistra è posta la Cappella "feriale".

 

L'ispirazione che Dio è la luce del mondo, ha portato a scegliere per la nuova chiesa delle linee che esprimessero le meraviglie di questo mistero della luce:

- La copertura è sostenuta da una croce che l’attraversa in lungo e in largo e da quella croce piovono fasci di luce che illuminano l’assemblea dei fedeli.

- Ancora quattro croci di luce ai quattro settori del soffitto per diradare le tenebre dei quattro angoli della chiesa.

- Inoltre, piccole croci alle pareti attraverso cui filtrano raggi di luce con colori diversi a significare:

   - nella cappella feriale l’antica alleanza fatta da Dio con Mosè dopo il diluvio universale, con i sette colori dell’arcobaleno,

   - nella facciata d’ingresso ancora croci con luci “ violette” per richiamare il luogo dove è posizionato il confessionale,

   - e con luce “celeste” viene indicato il lato ove verrà sistemato il Battistero porta d’ingresso nel regno di Dio.

 

Sulla destra è posizionata la statua della Madonna e sulla sinistra la statua di Santa Maria Goretti e sul presbiterio un crocefisso ligneo.

 

Sul presbiterio nel 2003 è stata realizzata una icona che copre tutta la parete, raffigurante la Gerusalemme celeste, ricca di simboli.

 

Ampie sono le vetrate.

           

Le tappe:

Posa della pietra angolare, 10 ottobre 1991

Celebrazione della prima messa, 4 luglio 1992

Celebrazione della prima S.Messa, 4 luglio 1994

Benedizione dell'altare, domenica prima del Natale 2004

 

presbiterio con icona che copre tutta la parete di fondo, realizzazione di Paolo Orlando nel 2003

 

vetrate, nella Cappellina, a croce con i colori dei sacramenti

           

 Icona

 icona che copre tutta la parete di fondo del presbiterio della chiesa (2003-2004)

Le icone slave e greco-ortodosse le dipingevano i monaci dopo aver digiunato e pregato per settimane, in un atteggiamento di ritiro spirituale che li rendeva idonei a evangelizzare con le immagini perché l'icona diventasse "manifestazione di Dio".

Così è accaduto a Paolo Orlando, iconografo di fama internazionale, autore dell'icona che copre tutta la parete di fondo del presbiterio della nostra chiesa parrocchiale. E' una persona di grande fede: ha realizzato quest'opera nella preghiera e nel digiuno, rimanendo in chiesa per tutta la giornata e a volte fino a tarda notte. L'ispirazione è venuta visitando i monasteri delle Meteore in Grecia, ed in particolare dal monastero di S.Stefano.

E' sicuramente interessante la realizzazione dell'opera sotto l'aspetto tecnico, ma è soprattutto importante capirne il significato; per questo è bene leggere i capitoli 7, 12 e 21 dell'Apocalisse, che illustrano il mistero della Redenzione.

Nella nostra icona viene rappresentata la Gerusalemme celeste come città turrita, con 12 porte (sei visibili e sei nascoste), presidiate da 12 angeli con le lance conficcate sopra il dragone, il serpente antico che insidia il bambino partorito dalla Santa Madre di Dio. All'interno della città turrita troneggia maestosa la figura di Gesù Risorto, Maestro che mostra la Parola dove è scritto Io sono Alfa e Omega, principio e fine....

 

La Vite, che è accanto, ricorda che Lui è la vite e noi siamo i tralci.

Chi sono i Santi rappresentati? A sinistra del Cristo l'Arcangelo Michele che colpisce il dragone sulla testa, i Santi Pietro e Paolo, colonne della chiesa. A destra Santa Maria Goretti, titolare della chiesa, i quattro protettori della città di Fano, S. Orso, S. Paterniano, S. Eusebio, S. Fortunato — e i sei protettori d'Europa, i Santi. Cirillo e Metodio, S. Benedetto, S. Caterina, S. Benedetta della Croce (Edit Stein) e S. Brigida . Da ultimo S. Disma, il buon ladrone santificato da Gesù Oggi sarai con me in Paradiso.

Egli invita tutti noi ad entrare: Gesù è misericordia, nel suo cuore c'è posto per tutti.

Sotto la città turrita il drago che cerca di divorare il bambino appena nato, che viene sottratto da un'inserviente dal volto preoccupato, che rappresenta il volto dell'umanità. Maria è serena e tranquilla: il Male, rappresentato dal drago e dal mare, simbolo del male nelle Sacre Scritture, non prevarrà; l'ultima parola sarà di Cristo morto e risorto.

Ecco quindi rappresentato tutto il mistero della Redenzione: La Nascita, la Croce e la Risurrezione. La Croce, in legno di Ortisei (  ), sebbene di stile diverso dall'icona, forma un tutt'uno con questa: è staccata dalla parete e posizionata su un piedistallo in cemento che vorrebbe rappresentare il Golgota.

Da sottolineare poi nell'icona l'immagine dei Padri della Chiesa: Cristo, il sole, e Maria, la luna che riflette la luce del sole.

A parte, nascosta da una parete, è rappresentata la figura di S. Giuseppe, che sta dormendo con accanto un angelo. E' l'uomo del sogno: gli avvenimenti riguardanti la vita della S. Famiglia li riceve durante il sonno.

Crocefisso e Statue

Crocefisso, opera dello studio di scultura "Santifaller" di Ortsei (BZ).

E' una riproduzione dell'opera pittorica su tela di Guido Reni. Rappresenta Gesù, ancora vivo sulla croce, nell'attimo in cui, rivolti gli occhi al Padre, implora perdono per i suoi uccisori e affida al Padre il proprio spirito: Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno (Lc, 23,34) Padre, nelle tue mani affido il mio spirito (Lc,23,46).

Statua di S.Maria Goretti, opera dello studio di scultura "Santifaller" di Ortsei (BZ).

Rappresenta la fanciulla  Maria Goretti in veste rustica di contadinella. Ha le braccia incrociate sul petto nell'atto di stringere sul cuore un giglio, simbolo della purezza, e un ramo di palme, simbolo del martirio.

Statua della Madonna (Maria di Nazzaret), opera dello studio di scultura "Santifaller" di Ortsei (BZ).

E' in legno trattato con colore chiaro, con rifinitura della veste in oro, una corona del Rosario alla cintura ed un ciondolo d'oro al petto.

E' stata fatta scolpire per essere collocata in una posizione particolare all'interno del presbiterio, tra l'altare ed il battistero. La sua sinistra leggermente più in basso, tesa verso il Battistero, in atteggiamento di accogliere i figli di Dio appena nati nel Battesimo ed invitarli, con la mano destra tesa verso l'alto, a camminare verso l'altare per salire poi con lui alla gloria del cielo. L'espressione del volto, rivolto leggermente in basso, pieno di serenità e di dolcezza.

Vetrate:

sopra il portale di ingresso, S.Maria Goretti

 

grande vetrata, anteriore, con la colomba raffigurante lo Spirito Santo. Inizialmente era previsto la raffigurazione delle vergini prudenti con la lampada accesa.

parte alta, anteriore, i quattro evangelisti

vetrata destra, Nuova ed Antica Alleanza (Tavlon, 2002 )

Il Battistero è incastonato in una parete tutta vetro, simbolicamente rappresentano i sette sacramenti, i cui simboli sono posti in quest’ordine:

In basso a sinistra, il BATTESIMO, raffigurato da una sorgente d’acqua zampillante.

Sempre in basso, a destra, la PENITENZA o confessione, raffigurata da una stola violacea e una mano benedicente che assolve.

vetrata destra, particolare parte alta

In alto, al centro, l’ EUCARESTIA, con un calice e un’ostia, inseriti in un fondo di luce, fonte e culmine della vita della Chiesa e dei Cristiani. Accanto i sacramenti della vita: L’ORDINE SACRO, per la trasmissione della vita soprannaturale con l’Imposizione delle mani e il libro sacro, e il MATRIMONIO cristiano, con anelli sormontati dalla grande croce, per la trasmissione della vita fisica e spirituale. All’estrema sinistra, il sacramento della pienezza della vita cristiana, la CRESIMA, con lo spirito santo( colomba) e le fiammelle dei sette doni, e, all’estrema destra, a conclusione di una costante fedeltà alla vita cristiana, l’UNZIONE DEGLI INFERMI, con l’ampolla dell’olio santo o degli infermi che prepara all’incontro con Cristo Redentore e, con Lui all’ingresso nel Regno di Dio a prendere possesso di quel posto preparato dall’amore del Padre per l’eternità.

Tutti i simboli sono inseriti su uno sfondo di un mare in tempesta che si apre in basso con l’onda dell’acqua Battesimale per lasciare passare il nuovo popolo dei salvati verso la Terra Promessa nel Regno dei cieli.

Al centro della parete, ancora incompleta, è progettato un luminoso mosaico rappresentante il passaggio del Mar Rosso, come continuazione del fondo della vetrata. Al centro verrà collocato il Fonte Battesimale,

 

 vetrate, nella Cappellina, a croce con i colori dei sacramenti

Nella cappella invernale o feriale, non ci sono finestre, e la luce che vi si diffonde è quella che riempie la grande aula dove si raduna il popolo di Dio, per incontrare il Signore della gloria, il Signore della luce. Sulla parete esterna della cappella però, sono state ricavate sette croci, espressione anch’essa dei sette segni sacramentali della grande vetrata. Il loro simbolismo qui è espresso dalla colorazione dei vetri, che corrispondono al significato e all’effetto dei singoli Sacramenti.

Il viola, colore penitenziale, ricorda il Battesimo che ci purifica dal Peccato originale-

Il Violetto, indicante ancora la penitenza o Confessione, è il sacramento che ci ridona la Grazia perduta con i peccati personali.

Il celeste, indica l’Unzione dei malati, che prepara le Anime all’ingresso nel Regno dei cieli.

Il verde-simbolo di vitalità-indica l’Eucarestia, Pane della vita, per il nutrimento delle anime.

Il giallo, richiama l’oro delle fedi del matrimonio sacramento che santifica l’amore tra l’uomo e la donna, espressione dell’amore di Dio per l’umanità.

L’arancione, ricorda la cresima che, con l’effusione dello spirito e dei suoi sette doni, rende l’uomo testimone dell’amore di Dio nel mondo.

Il rosso, riferito all’Ordine sacro che con la potenza dello spirito consacra vescovi, sacerdoti, diaconi comunicando loro gli stessi poteri di Cristo Redentore, unico e sommo sacerdote, per la santificazione dei fedeli e la loro salvezza.