S.Maria Goretti
" Maria Goretti, luminosa nella sua bellezza spirituale e nella sua già raggiunta felicità, ci invita proprio ad avere fede ferma e sicura nella Parola di Dio, unica fonte di verità, e ad esser forti contro le insinuanti e avvolgenti tentazioni del mondo" (Giovanni Paolo II)
NOTIZIE BIOGRAFICHE
Maria Goretti nacque a Corinaldo il 16-10-1890 dai coniugi Luigi Goretti e Assunta Carlini, poveri coltivatori dei campi, ma ricchi di fede e di bontà. Fu battezzata il giorno dopo e cresimata a sei anni insieme al fratello maggiore Angelo. In quel tempo la famiglia Goretti, per meglio provvedere ai cresciuti bisogni economici, si trasferì prima a Colle Gianturco ( Frosinone) e poi a Ferriere ( Nettuno), come mezzadri del conte Mazzoleni, insieme alla famiglia Serenelli, di cui faceva parte Alessandro l'uccisore della Santa. Dopo tredici mesi il padre moriva colpito dalla malaria, lasciando nel pianto e nella miseria la sposa e cinque figli tutti in tenera età. Marietta, di appena dieci anni, si dedicò con ogni impegno ad aiutale la mamma accudendo alle faccende domestiche ed assistendo il fratellino Mariano e le sorelline Ersilia e Teresa (poi suora ) di appena tre mesi. Cresceva buona, virtuosa e timorata di Dio tra il lavoro e la preghiera. Nei giorni festivi frequentava la chiesa e il catechismo per prepararsi alla prima comunione, che ricevette con grande fervore il 29 giugno 1901 da un Padre Passionista cappellano della zona. In quel giorno Marietta promise a Gesù che sarebbe morta piuttosto che macchiarsi di colpa grave. La prova venne presto e la promessa fu fedelmente mantenuta. Un anno dopo Alessandro Serenella, otto anni più grande di essa, dominato da una turpe passione, tentò di macchiare il suo candore. La Fanciulla resistette con eroismo anche sotto i colpi del pugnale. Trasportata d'urgenza nella sala del pronto soccorso di Nettuno, morì il giorno dopo, 6 luglio 1902, perdonando e pregando per il suo uccisore. Questi in realtà ha pianto il suo misfatto e, uscito dalle carceri, è vissuto fino al 6 maggio 1970 da perfetto penitence cristiano come domestico in un convento di Cappuccini, nella fiduciosa attesa di rivedere in cielo la sua piccola Martire. Il Signore si è degnato di glorificare l'eroica Fanciulla con i supremi onori degli altari a fulgido esempio della gioventù. Dopo un lungo processo canonico, promosso dal P. Mauro Passionista, Pio XII la proclamava santa in piazza S. Pietro il 24 giugno 1950, alla presenza della mamma Assunta, dei fratelli e delle sorelle e di un numero eccezionale di fedeli. Le reliquie della Santa ora sono venerate nel santuario di N.S. delle Grazie in Nettuno dei PP. Passionisti, ove accorrono numerosi fedeli provenienti da tutte le parti del mondo per invocare l'intercessione della Martire e per attingere la forza divina, necessaria per mantenersi fedeli agli impegni della vita cristiana.