Origine e storia del quartiere S.Orso
Negli anni Cinquanta la zona Sant'Orso, oggi occupata dal quartiere, era costituita soltanto da alcune case coloniche, sparse nell'area posta ad ovest del Canale Albani e ad est della linea ferroviaria Pesaro-Urbino; comprendeva inoltre un piccolo nucleo abitato che era sorto nel primo tratto della strada per Bellocchi fino all'altezza della stradina corrispondente all'attuale via S.Eusebio.
Vi era una villa padronale della famiglia Cinti, con annesse case di servizio ed una chiesina. Il viale di ingresso, che dava su via Bellandra, era indicato con due grossi pini (uno ancora esistente).
Una buona idea della situazione si può osservando attentamente le foto dei rilevamenti aerei degli alleati del 1944. Era un quartiere staccato dalla città la cui via di accesso dalla città era attraverso il ponte rosso e la strada che fiancheggiava il canale Albani fino all'altezza della cosi detta "villa vecchia" da dove partiva la via Bellandra per Bellocchi e con la diramazione di via G, Galilei per Rosciano
La grande espansione edilizia di Fano che ha inizio con gli anni Sessanta per effetto del processo di urbanizzazione determinò la rapida formazione di un quartiere, tanto che ben presto fu necessario provvedere alla costruzione di una scuola elementare e di una scuola materna.
Per capire la crescita e lo sviluppo, apparentemente caotico, del quartiere, si deve fare mente locale sul periodo storico italiano di cinquanta anni fa.
Alla fine degli anni sessanta il quartiere era ben formato. Possiamo ricondurlo alla zona che si trova fra Via Bellandra e Via G.Galilei. Possiamo definire questa zona in "Sant'Orso Vecchia", nata con modeste case singole. Il quartiere cosi formato aveva preso la nomea di "cimitero dei contadini" in quanti vi era stata una forte imigrazione dalle campagne.
In questa realtà è emersa ben presto l'esigenza di un luogo di incontro e di socializzazione, che contribuisse a creare legami fra i giovani e le famiglie del quartiere provenienti da varie località ed a costruire la nuova comunità.
Nel '68 nasce la nuova parrocchia dedicata a S.Maria Goretti sotto la guida di Don Luigi Spallacci.
Per i giovani, di allora, basilare è stata l'esperienza della aggregazione nel mitico gruppo EsseO (dal '65).
Nel '73 nasce l'ACLI S.Orso, come centro di aggregazione e socializzazione per le famiglie.
Dopo gli anni Ottanta si ebbero nuove lottizzazioni e furono realizzati molti progetti di edilizia economica e popolare; il quartiere visse così una seconda fase di grande espansione (fino alla attuale complesso parrocchiale), con complessi residenziali abbastanza imponenti e successivamente una terza fase di espansione verso l'esterno (o sud) con insieme di condomini di modeste dimensioni. Dalla mappa satellitare si possono facilmente individuare le tre fasi di sviluppo. La "Sant'Orso Vecchia", nata con modeste case singole con orto/giardino sono state ristrutturate e formano una zona residenziale con una sua fisionomia caratteristica.
Tradizionalmente nella manifestazione S.Orso in Festa con la Gluppa l’aspetto storico, sotto vari aspetti, è stato documentato con mostre fotografiche (curate dall'architetto Palmiro Del Bianco). Argomenti trattati: le famiglie storiche, il matrimoni, le attività commerciali ecc.
Queste sono stati dei momenti importanti per il quartiere, importante perché mettevano in primo piano le testimonianze dirette di quanto è successo, importante per molti di noi che hanno contribuito alla realizzazione del quartiere, importante per conoscere le radici del quartiere.
L'ultima mostra fotografica (2009) è stata per il 40°della parrocchia. Questa non per celebrare i fatti o le persone, ma per cercare di rendere testimonianza a tutti quelli che vogliono conoscere le nostre origini per poter guardare con consapevolezza al futuro.
nota: mancano alcuni link !